Vita media di un gatto: quanti anni vive e da cosa dipende


In generale i felini sono animali molto longevi, in particolare oggigiorno tra cure veterinarie e cibi di alta qualità la vita media di un gatto si è alzata notevolmente; essa è compresa tra 15 e 20 anni d’età, ma non sono rare le eccezioni basti pensare che il gatto più longevo mai registrato nella storia ha vissuto per ben 38 anni. Per ovvie ragioni questa aspettativa di vita riguarda per lo più i gatti domestici, quelli randagi, non potendo usufruire delle stesse cure e attenzioni, hanno una longevità inferiore, compresa appena tra 6 e 8 anni.

Il gatto cresce molto velocemente, basti pensare che un loro anno di vita corrisponde a circa diciotto anni umani; a dieci anni cominciano a mostrare i primi segni di vecchiaia e a quindici sono veri e propri anziani con tutte le invalidazioni che questa età comporta.


Quali sono i fattori che influenzano la longevità di un gatto?


La longevità di un gatto è data da una serie elementi variabili; prima di tutto, come già detto appena sopra, per capire quanto vivono i gatti l’ambiente in cui vivono è fondamentale, basti pensare a un gatto randagio che vive per strada durante l’inverno e deve dormire al freddo o sotto la pioggia; di certo la sua aspettativa sarà minore rispetto a un gatto domestico abituato a stare in casa su un comodo cuscino, magari pure vicino a un camino.

Un altro importante fattore che contribuisce ad aumentare l’aspettativa di vita è sicuramente la qualità del cibo, è fondamentale infatti scegliere alimenti di prima qualità e seguire dosi adeguate e proporzionate in base alle esigenze specifiche del gatto; così facendo la sua longevità sarà maggiore rispetto a un gatto che segue diete sbagliate o squilibrate che possono causare l’insorgenza di patologie serie, oppure di un randagio che deve invece accontentarsi di ciò che trova.

La razza rappresenta un altro elemento che può influenzare la vita media di un gatto, di solito questa categoria ha un’aspettativa inferiore rispetto agli altri; questo è dovuto al fatto che presentano caratteristiche ben determinate che possono causare al felino malattie tipiche di razza quando arrivano a una certa età.

Un gatto castrato ha un’aspettativa di vita migliore rispetto a quelli che non hanno subito la sterilizzazione, questo è dovuto al fatto che i gatti non sterilizzati tendono ad andare in giro più spesso, risultando così facilmente esposti a pericoli o malattie varie. I gatti castrati a loro volta possono diminuire la loro aspettativa di vita perché sono facilmente soggetti a problemi di obesità, patologia che si sviluppa con frequenza in questa categoria.

Infine le vaccinazioni risultano importantissime per mantenere la salute del gatto, anche le cure veterinarie rappresentano un aiuto fondamentale nell’aspettativa di vita dei nostri amici a quattro zampe, prevenendo patologie e curando quelle già insorte.