Padri separati

La Cassazione fa passi avanti

La realtà nella quale vivono i diversi padri separati presenti in Italia, è davvero complessa.

Partiamo dal presupposto che la crisi economica del nostro paese non rende le cose facili a nessuno, men che meno ad un padre con un reddito medio che si ritrova a dover affrontare un divorzio, con conseguenti spese legali, e il mantenimento dei figli, dell'ex moglie e di se stesso.

Non sono pochi i padri separati che decidono di affidarsi ad uno studio legale qualificato per cercare di uscire da una situazione drammatica.

Il fenomeno è infatti molto più diffuso di quanto si pensi, molti padri separati sono costretti a rivolgersi ai vari enti di beneficenza, per ottenere un pasto regolare ed un letto pulito. Molti tornano a casa dei propri genitori e molti altri sono costretti a dormire addirittura in auto.

Una grave emergenza sociale, nei confronti della quale la Cassazione si è recentemente pronunciata.

I casi analizzati sono due: il primo riguarda una bambina che si rifiutava di voler vedere il padre e di trascorrere del tempo con lui, l'altro invece riguarda una bambina desiderosa di vivere con il padre e la sua nuova compagna.

Nel primo caso la Cassazione ha stabilito che, il rifiuto della bimba nel voler stare con il padre, è nato dall'astio che la madre ha fomentato nella minore, nei suoi confronti.

Quindi essa è tenuta a risarcire l'ex marito del danno subito (10.000 euro), avendo causato la perdita del rapporto con la figlia. Il tutto ovviamente è stato accertato da psicologici esperti, che hanno analizzato le condizioni della piccola e parlato di sindrome di alienazione genitoriale.

Nel secondo caso era stata pattuita una spartizione equa del tempo da dedicare alla mamma e al papà, ma la ragazza aveva manifestato il suo netto rifiuto nel volersi destreggiare tra l'uno e l'altro, affermando di voler vivere con il padre.

La madre è stata penalizzata in quanto incapace di recuperare un buon rapporto con la ragazza e quest'ultima ha potuto trasferirsi dal suo papà. La legge infatti impone al giudice di ascoltare l'opinione del minore nei processi che lo riguardano, soprattutto se si tratta di un adolescente.

Speriamo che in futuro i diritti e i bisogni dei padri separati, trovino uno spazio sempre maggiore, sia da un punto di vista umano che legale ed economico.