In queste calde giornate estive avrei solo bisogno del mare, del refrigerio delle sue onde e di una buona granita da gustare in uno dei tanti bar che spesso colonizzano gli arenili.
Purtroppo per me le vacanze sono già terminate, ma se non altro mi hanno lasciato intensi ricordi da rivivere. Ho ancora negli occhi la luce di Positano, i meravigliosi panorami che il suo peculiare sviluppo verticale riesce a valorizzare; se mi concentro posso anche rievocare i profumi e il rumore delle onde quando, a tarda sera, dedicavano la loro serenata ai pochi eletti ancora in spiaggia.
Se non siete mai stati in questo spettacolare angolo della Campania, porta occidentale della costiera amalfitana, cercate di farci un salto perché sono davvero tante le opportunità di svago che regala.
Nella lista delle cose da fare a Positano, innanzitutto è da menzionare il mare, che si contende con Amalfi e le altre località turistiche di questo famoso tratto di costa. E visto che quando si parla di mare non si può fare a meno di parlare di spiagge, ricordiamo, tra quelle più frequentate del suo territorio, la spiaggia attrezzata di Marina Grande, da dove si può partire alla conquista di mete incantevoli non raggiungibili via terra come la Grotta dello Smeraldo o le Isole Li Galli, la più tranquilla spiaggia di Fornillo, la spiaggia di Arienzo con i suoi trecento gradini, e la spiaggia di Laurito.
Ma il volto caleidoscopico di Positano fa sì che si possa godere, oltre che dell’oro della sua sabbia, anche del verde che lo circonda. Nei suoi dintorni passano infatti due dei sentieri per trekking più affascinanti della costiera: il sentiero degli Dei e il sentiero dei Limoni, ogni anno meta degli amanti delle altezze e dei panorami.
E per avere una vacanza a 360 gradi, alla bellezza incantata della natura non resta altro che associare le opere architettoniche che le mani dell’uomo hanno saputo plasmare. Tra scale e vicoli acciottolati, sarà il cuore di Positano, il suo centro storico ad aprirsi ai vostri occhi, con le sue case colorate, incastonate tra loro che lasciano spazio alla chiesa di Santa Maria Assunta e ai ritmici rintocchi delle sue campane.
MARE E SPIAGGE
Nel bel litorale di Positano si trovano spiagge adatte ad ogni esigenza. Dalla mondanità di Marina Grande si passa alle atmosfere più selvagge della spiaggia di Laurito e al silenzio delle isolate e incontaminate calette raggiungibili solo via mare. Avete voglia di darci un’occhiata?
MARINA GRANDE
È la spiaggia principale di Positano, regina del turismo balneare della zona. Qui infatti, in una location da cartolina, comfort e divertimento sono le parole d’ordine; attorniati dai colori delle case arroccate sulla scogliera, stabilimenti balneari, bar, ristoranti, punti di imbarco per escursioni, locali e discoteche non aspettano altro che di essere riempiti da volti rilassati e gioviali.
SPIAGGIA DI FORNILLO
Se ci si stanca della movimentata Marina Grande da essa può essere sempre raggiunta, a piedi, la spiaggia di Fornillo, situata in prossimità del porto. L’atmosfera tranquilla che offre, animata solamente dal rumore del vento e delle onde, è perfetta per chi preferisce attimi di privacy alla vivacità della folla.
SPIAGGIA DI LAURITO
Il suo nome deriva dalle numerose e aromatiche piante di lauro che circondano l’insenatura dove è inserita. Viene raggiunta tramite la scalinata che parte dall’hotel San Pietro e da tanti viene prediletta per la sua natura selvaggia e il mare cristallino che la circonda. Nonostante ciò anche in questo arenile hanno trovato spazio un albergo e due ristoranti, che tuttavia non influenzano l’atmosfera informale e intima che questa spiaggia regala.
SPIAGGIA DI ARIENZO
Per raggiungere la spiaggia di Arienzo bisogna scendere ben 300 gradini: sarà forse questo il motivo per cui molti rinunciano a conquistarla? Non fate anche voi lo stesso errore perché gli scorci che questa discesa tanto temuta permette di sbirciare non avrete altro modo di ammirarli. Potrete dare un’occhiata ad alcune delle ville più belle della costiera prima di spaparanzarvi al sole che, dall’alba al tramonto, non abbandona questo arenile.
LE VIE DEL TREKKING
Scarpe adatte per escursioni, una borraccia piena d’acqua, occhiali da sole, crema solare e cappellino. Siete pronti per affrontare alcuni dei sentieri panoramici che Positano e la zona limitrofa offrono. Non fatevi scoraggiare dai diversi chilometri che dovrete percorrere: non vi renderete neanche conto della fatica perché la vostra attenzione sarà tutta catturata dalle vedute meravigliose che vi si apriranno davanti. Sarà un problema godere della loro bellezza solo se soffrite di vertigini perché non ci saranno barriere artificiali a separarvi dal vuoto.
IL SENTIERO DEGLI DEI
Se volete confrontarvi con i quasi 8 km che costituiscono il sentiero degli Dei recatevi ad Agerola, precisamente a Bomerano, una sua frazione, e da lì seguite la segnaletica che vi condurrà all’imbocco della vostra avventura. Arriverete fino a Nocelle, frazione di Positano, da dove si potrà raggiungere il bel paese verticale servendovi di una lunga serie di gradini.
Se vi state chiedendo se ci sia o no bisogno di un accompagnatore turistico per affrontare tale percorso vi posso dire che, grazie ad una segnaletica più che completa, potrete muovervi anche in perfetta autonomia. Certo una guida valorizzerebbe meglio tutto ciò su cui il vostro sguardo si poserà e dare un nome alle emozioni che, vi assicuro, non potranno che stupirvi.
Oltre ai panorami sul mare, sull’arcipelago delle Isole Li Galli, Capri e Punta Campanella, inoltrandovi tra il verde della rigogliosa macchia mediterranea e dei boschi di latifoglie, potrete ammirare il convento di San Domenico, la grotta biscotto e antichi insediamenti realizzati nella roccia. E poi capre, donnole, volpi, ricci e, se siete fortunati, falchi pellegrini che si librano in cielo, sorvegliando questo regno incontaminato che fa loro da casa.
IL SENTIERO DEI LIMONI
L’inconfondibile fragranza dei limoni accompagnerà il turista per ogni tratto di questo cammino che collega i due bellissimi centri abitati di Maiori e Minori.
Questo perché lungo la panoramica strada lastricata che lo caratterizza sono tanti i terrazzamenti coltivati ad agrumi che si incontrano e, insieme ad essi, se siete fortunati, potrete pure incontrare qualche limonicoltore accompagnato dal suo asinello, che trasporta chili e chili di Sfusato Amalfitano nella sua sporta.
Il punto più suggestivo dell’intero percorso è il belvedere Mortella: qui la costiera amalfitana si manifesta in tutto il suo splendore mostrandoci Ravello, Atrani e Amalfi oltre al mare, alla spiaggia e al piccolo borgo di Minori con la basilica di Santa Trofimena in primo piano.
LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Lunga e movimentata la storia della chiesa di Santa Maria Assunta e strettamente connessa all’icona bizantina della Madonna Nera che oggi domina l’altare maggiore di questa abbazia. La leggenda vuole che sia arrivata sul territorio in seguito ad una sorta di miracolo che avrebbe donato il nome anche al paese. Infatti, come tradizione popolare insegna, Positano deriverebbe dalla richiesta della Santa Vergine di essere “posata” proprio nel territorio che ora accoglie la sua chiesa.
È situato in pieno centro storico e può essere raggiunta solo a piedi. La sua cupola maiolicata, spesso protagonista delle cartoline che raffigurano Positano, riprende i colori dominanti di questo tesoro della costiera: il giallo del suo sole, l’azzurro del mare e il verde della vegetazione che li attornia.
Originariamente ad una sola navata, oggi l’interno di questo edificio religioso consta di ben 3 navate e diverse cappelle laterali che custodiscono tesori di pregio: tra essi, oltre all’immagine sacra della Vergine, dobbiamo ricordare il busto reliquiario di San Vito, patrono di Positano, che viene considerato una delle opere più preziose dell’intera costiera.
E ANCORA…
Ancora ci sarebbe tanto a dire, ma perché rovinarvi la sorpresa descrivendo ogni angolo di questa lingua di terra contesa dal mare e dai Monti Lattari. Sarà compito e piacere vostro inoltrarvi in ogni suo segreto. Questo però causerà effetti collaterali di non poco conto una volta ripresa la vostra quotidianità: rispondono al nome di nostalgia. Ci sarà una cura per questa malattia?