Alla scoperta dell’isola di Procida, la gemma delle isole Flegree

Alla scoperta dell’isola di Procida, la gemma delle isole Flegree

Procida è una delle protagoniste dell’arcipelago delle Isole Flegree che caratterizza il tratto del Tirreno situato di fronte al Golfo di Napoli.

Potrei definirla il Koh-I noor della splendente Campania, una delle sue gemme più preziose che però rifiuta di essere imprigionata in qualsiasi artificiosità.

Sembra che nel suo territorio il tempo si sia fermato, e che il fenomeno del frenetico turismo di massa, contraddistinto da ambienti chiassosi e sfarzosi, venga tenuto lontano dalle sue coste a tutto vantaggio di vacanze più rilassate.

Qui libertà e tranquillità sono le sole parole d’ordine, che si esprimono nel rifiutare qualunque situazione che impedisca alla natura di manifestarsi al meglio e, a chi ci abita, di vivere con semplicità le proprie giornate con uno sguardo preferenziale diretto al Cielo.

A dimostrazione del rapporto profondo che i procidani hanno instaurato con il Divino, abbiamo le tantissime chiese e gli insediamenti religiosi che ancora oggi caratterizzano le grancie, o contrade, in cui è suddiviso questo angolo di paradiso.

Tra essi non può non essere evidenziato il complesso abbaziale di San Michele Arcangelo, custodito dalle mura imponenti di Terra Murata sorvegliate a vista da Palazzo d’Avalos, il monastero di Santa Margherita Nuova, il santuario di Santa Maria delle Grazie Incoronata, che domina piazza dei Martiri e si affaccia sulle tinte della Corricella, e la chiesa di Santa Maria della Pietà e San Giovanni Battista situata al centro di Marina Grande.

Ma, per chiunque visiti Procida, ciò che la mano dell’uomo ha creato diventa quasi secondario rispetto alla meraviglia dei panorami e degli scorci che essa offre.

Il suo mare limpido bagna bellissime spiagge, come la Chiaiolella, il Ciraccio, la spiaggia di Chiaia e la famosissima spiaggia del Postino, e corteggia le coste della selvaggia isola di Vivara, paradiso della flora e fauna terrestri e marine della zona.

Vale davvero la pena visitare quest’isola peculiare per immergersi nelle sue atmosfere che profumano di limone e salsedine.

Se vi state chiedendo come arrivare a Procida, sappiate che da Napoli, Pozzuoli, Sorrento e anche Capri ogni giorno partono traghetti e aliscafi che ormeggiano nelle sue coste. Non occorre altro che acquistare un biglietto per essere catapultati, nel giro di qualche ora, in una nuova dimensione. Che ne dite, si può fare?

MARINA GRANDE: IL PORTO DI PROCIDA

Se avete seguito il mio consiglio e siete saliti sul traghetto per Procida, vi sarete resi conto della peculiarità e della bellezza dell’isola prima ancora di posarci piede, quando dall’azzurro infinito di mare e cielo vi saranno venuti incontro i colori delle abitazioni dei pescatori di Marina Grande.

Una scatola di pastelli dalle tinte chiare sembra richiamare questo panorama, dominato dalle imperiose merlature rosate di Palazzo Montefusco, un tempo dimora di re e monaci; riesce a trasmettere all’animo armonia e un senso di attesa e trepidazione che solo chi si appresta a scoprire meraviglie può comprendere.

L’atmosfera di rilassatezza che caratterizza questa terra vi piomberà subito addosso appena sbarcati. Nonostante Marina Grande sia il centro economico e commerciale del luogo, non è caratterizzata dalla frenesia tipica delle vie dello shopping o del cuore della movida di località come Ischia e Capri.

Percorrendo sulla sinistra il suo lungomare si arriva subito in via Roma, dove caratteristici negozietti di artigianato locale si alternano a invitanti ristoranti.

Qui potrete anche visitare uno dei simboli dell’isola, la chiesa di Santa Maria della Pietà e San Giovanni Battista, col suo campanile in stile barocco abbellito da un orologio a quattro quadranti. Fu fondata nel 1616 dai marinai della zona, come si può intuire dagli ex voto a forma di timone, ancora e velieri posizionati sul suo altare maggiore, e dalle lapidi che commemorano vicende legate al mondo marino.

E d’altronde come non poteva il mare essere protagonista nella grancia che accoglie una delle spiagge più affollate dell’isola? Sto parlando della spiaggia delle Silurenza, situata alla destra del porto, dove è facile sentir echeggiare le grida e le risate dei bimbi felici di potersi tuffare nel blu.

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE INCORONATA

Una volta lasciata via Roma e imboccato corso Vittorio Emanuele troverete sulla sinistra via Principe Umberto. È questa la direzione che dovete prendere per arrivare in piazza dei Martiri, splendida terrazza panoramica sulla Corricella e su Terra Murata.

Un tempo era conosciuta anche col nome di Semmarezio, Santa Maria, in onore della Madonna delle Grazie per la quale è stata costruita la chiesa di Santa Maria delle Grazie Incoronata che domina il piazzale.

Splendido il contrasto tra il giallo della sua facciata barocca e l’azzurro del cielo in cui si staglia: da l’idea di una sorta di sole in terra, che vuole benedire la grancia che l’accoglie con la sua mole allo stesso tempo sontuosa e protettiva.

Ciò che più colpisce di questo edificio sacro sono gli interni, impreziositi da stucchi settecenteschi, disegni floreali e legni intarsiati, tra i quali impera la tela che raffigura la Madonna contornata da oro e argento.

A pochi passi da essa, si possono ammirare i vefi e gli archi tipici di Casale Vascello, primo nucleo abitativo fuori dalla protezione di Terra Murata, costruito dopo la fine delle incursioni saracene nell’isola.

TERRA MURATA

Arroccato su un promontorio a picco sul mare, questo antico borgo medioevale ha avuto un ruolo di primo piano nella difesa della popolazione procidana ai tempi delle scorribande piratesche. Le sue mura furono erette su richiesta del cardinale Innico d’Avalos che fece costruire anche il castello che domina l’isola, conosciuto da tutti col nome di Palazzo d’Avalos.

Nel corso del tempo questa panoramica opera architettonica cambiò spesso destinazione d’uso, passando da residenza privata a palazzo reale prima e carcere poi.

Il grande porporato ebbe anche un ruolo di primo piano nello sviluppo del complesso abbaziale di San Michele Arcangelo, vero e proprio gioiello di architettura religiosa costituito da più piani che oggi è annoverato tra le chiese più belle di tutto il meridione.

LA CORRICELLA

Da piazza dei Martiri può essere facilmente raggiunta anche la Corricella, caratteristico borgo di pescatori color arcobaleno che si affaccia ad anfiteatro sul mare.

Interdetto al traffico, è raggiungibile solo a piedi tramite diverse scalinate o via mare.

Il silenzio, i colori e la quotidianità di una vita semplice, qui fanno da sfondo ad un’atmosfera rilassata e cordiale, che colpisce il turista al pari delle bellezze che vi ammira.

MONASTERO DI SANTA MARGHERITA NUOVA

Questo suggestivo monastero, che si trova a metà strada tra la Corricella e il borgo di Terra Murata, presto diventerà il centro culturale dell’isola.

Risale al XVI secolo quando fu eretto dai frati domenicani a picco sul mare, in un punto difficile da raggiungere per le scorribande piratesche.

Essendo però costantemente esposto alle intemperie e all’azione delle onde, nel corso dei secoli subì diversi crolli che tuttavia ancora oggi ci permettono di ammirare lo stile barocco che contraddistingue gli interni della sua chiesa.

Alle spalle dell’altare maggiore che la domina, una piccola porta conduce nel punto più panoramico dell’intera struttura: la terrazza; accarezzata dal maestrale e circondata dal sentore di immenso, ci permette di ammirare, dalle sue altezze, la singolarità della Corricella, spicchio di colore in una tavolozza d’azzurro.

LE SPIAGGE DI PROCIDA

Dislocate nei diversi tratti di costa dell’isola, le spiagge di Procida sono sempre pronte ad accogliere i turisti che vogliono concedersi qualche ora sulle loro sabbie scure.

Una delle più conosciute è senza dubbio la spiaggia del Pozzo Vecchio che si trova nella parte occidentale dell’isola. Oggi ha preso il nome di spiaggia del Postino in quanto è stata uno degli scenari del famoso film “Il Postino” di Massimo Troisi.

Tra quelle più adatte a chi si muove con bimbi al seguito segnaliamo la Chiaiolella, il Ciraccio e la già citata spiaggia della Silurenza, mentre la spiaggia della Chiaia è perfetta per chi vuole godere del silenzio delle onde e di attimi di relax.