Stufa a gas con e senza canna fumaria: che cosa cambia?

Stufa a gas con e senza canna fumaria: che cosa cambia?

Tra le soluzioni più diffuse tra quelle che vengono utilizzate per il riscaldamento degli edifici ci sono senza dubbio le stufe a gas metano, che sono molto comuni anche nelle abitazioni private. Grazie all’utilizzo di una stufa si può evitare di accendere tutti i termosifoni, per esempio se si deve riscaldare un ambiente solo; ciò permette di prevenire sprechi che sono destinati, eventualmente, a incidere sulle spese in bolletta. Il mercato in questo settore propone diverse soluzioni, con le stufe a metano munite di canna fumarie e una valida alternativa costituita dai modelli catalizzati. Questi ultimi hanno il pregio di non necessitare sfiato all’esterno, e in più si fanno apprezzare per la semplicità di installazione. Non serve affidarsi a un tecnico, dunque, e non c’è nemmeno bisogno di permessi specifici per utilizzare queste stufe.

Barzotti e il catalogo di stufe a gas

Navigando tra i tanti modelli sul sito Barzotti, non è certo difficile trovare una stufa a gas metano performante e in linea con i propri bisogni. Questo e-commerce, infatti, mette a disposizione una selezione molto ampia, ma al tempo stesso decisamente accurata, dei prodotti dei marchi migliori del mercato. La serietà e la professionalità che contraddistinguono il modus operandi di Barzotti fanno sì che questa azienda sia un punto di riferimento per tutti i clienti, garanzia di affidabilità e qualità.

Come si installa una stufa a gas

Quando si deve installare una stufa a gas metano priva di canna fumaria, è davvero rapida e semplice la procedura che è necessario mettere in pratica per il montaggio. Infatti, è sufficiente fissare la stufa alla parete utilizzando gli appositi punti di fissaggio, o ancora più semplicemente metterla a terra; a questo punto non rimane altro da fare che collegare il tubo del gas. I tubi in gomma non sono adeguati, mentre servono quelli in metallo, per collegare entrambi gli innesti.

Stufa a metano: come è fatta?

Le stufe a metano non sono molto diverse da quelle a gas tradizionali. La differenza più significativa riguarda la mancanza della parte che è destinata alla bombola, il che costituisce la ragione delle loro dimensioni più ridotte. Il calore viene irraggiato grazie all’azione svolta da tre pannelli infrarossi che lavorano in modo indipendente l’uno rispetto all’altro. Così, si può scegliere se accendere unicamente un pannello, se accenderne due o se accendere tutti e tre in base al livello di riscaldamento che si vuole raggiungere e, quindi, alla temperatura desiderata.

Dove collocare la stufa a metano

Se si ha a che fare con una stufa a gas metano che richiede la presenza di una canna fumaria, si è abbastanza vincolati per ciò che riguarda l’ubicazione della stufa stessa, che può essere installata unicamente nel punto in cui è già presente una predisposizione. Diverso è il discorso relativo ai modelli che non prevedono canna fumaria: in questo caso, la sola accortezza che è necessario adottare riguarda la scelta di un locale che sia abbastanza grande e che garantisca un adeguato ricambio di aria. Vale la pena di sapere che tutte le stufe, per legge, sono dotate di una valvola di sicurezza: è un accorgimento prezioso per le situazioni in cui si dovesse verificare lo spegnimento accidentale della fiammella pilota.

Il livello di riscaldamento degli ambienti

La capacità di riscaldamento degli ambienti è un altro punto focale nella valutazione delle differenze fra le stufe a gas metano con la canna fumaria e quelle che ne sono prive. Va detto, comunque, che le prestazioni assicurate sono molto elevate in tutti e due i casi. Grazie a una stufa senza canna fumaria si ha la possibilità di riscaldare in poco tempo un ambiente di circa 40 metri quadri. I modelli che non necessitano di un tubo di scarico all’esterno rilasciano il monossido di carbonio che viene fatto passare all’interno di un catalizzatore che si trova nella parte alta del dispositivo. Il catalizzatore, così, converte il monossido di carbonio in anidride carbonica, e nel corso di questa operazione si viene a formare del vapore acqueo. Tuttavia è necessario che l’anidride carbonica venga eliminare, ed è questa la ragione per la quale occorre mettere questo tipo di stufa in spazi abbastanza grandi e ben ventilati, in modo che possa essere assicurato il giusto ricambio di aria.

Il colore della fiamma

Dal punto di vista della resa estetica, si nota una differenza abbastanza evidente tra le stufe con e quelle senza canna fumaria. Nel primo caso, infatti, si ha a che fare con una fiamma di colore blu, mentre nel secondo caso la tonalità cromatica della fiamma può variare fra il giallo e l’arancione. In una stufa con canna fumaria c’è bisogno di un vetro temperato che protegga la fiamma e prevenga il pericolo di un contatto accidentale.

Come scegliere la stufa a gas metano

Riassumendo, una stufa a gas metano che non prevede la presenza della canna fumaria può essere installata senza che vi sia la necessità di permessi specifici, e inoltre richiede una procedura di montaggio più semplice, per cui non serve l’intervento di un professionista. La potenza termica è abbastanza simile fra le tipologie con e senza canna fumaria, con una differenza di riscaldamento di modesta entità, soprattutto nei locali che non superano i 100 metri cubi.