Badoo è un’applicazione che, in tutto il mondo, ha cambiato il modo di approcciare online le persone, sia per trovare nuove amicizie che per instaurare relazioni sentimentali. È sufficiente scorrere verso destra e trovare un partner. A creare quest’app è stato Andrey Andreev: non un geek da Silicon Valley, né un visionario dalle abitudini eremitiche. È, invece, un uomo come tutti noi, che ha guadagnato grazie alla sua creazione circa 800 milioni di euro che si gode sorseggiando champagne e pasteggiando a caviale. Di origini russe, Andreev è un imprenditore tecnologico che ha avuto l’intuizione di dare vita a Badoo, oggi la più diffusa app per incontri a livello mondiale.
Come funziona Badoo
Chiunque nel corso degli ultimi 10 anni si sia mai ritrovato a usare Badoo è ben consapevole del modo in cui funziona l’app per incontri. È sufficiente caricare una foto per costruire un profilo, per poi selezionare la fascia di età e il genere sessuale delle persone che si è interessate a incontrare. Così, il gps dello smartphone si attiva per verificare se nei dintorni sono presenti altri iscritti all’app che soddisfano i requisiti indicati, affinché i loro profili possano essere mostrati. Qualora un profilo non sia gradito, si fa scorrere il dito verso sinistra, e così il profilo viene scartato e ne viene proposto un altro; se, invece, il profilo è ritenuto interessante, si fa scorrere il dito verso destra. Nel momento in cui due persone si trovano interessanti, scatta la compatibilità e possono iniziare a scambiarsi messaggi.
La storia di Badoo
L’app Badoo è stata lanciata del 2006, e Andreev è stato uno dei primi a servirsi della funzione di geolocalizzazione con l’intento di favorire l’incontro tra partner. Diverse innovazioni che sono state apportate da Badoo, per altro, in seguito sono state riprese dai concorrenti: basti pensare a Tinder. Ma in termini numerici è ancora Badoo a comandare, con oltre 360 milioni di utenti, a fronte dei circa 50 milioni di iscritti a Tinder. Che ha copiato anche la funzione di scorrimento, al punto che in tanti pensano che sia Tinder ad averla introdotta. Non è proprio così.
Le origini di Andrey Andreev
Cresciuto a Mosca, Andreev era figlio di un insegnante di matematica e di una maestra. Il padre, in particolare, ricopriva un ruolo di primo piano in ambito tecnologico nel suo Paese, ed è anche per questo che l’abitazione della famiglia Andreev era piena di dispositivi elettronici, come misuratori di lunghezze d’onda e pezzi di radio. Andreev è nato nel 1974. Dieci anni dopo, era già in grado di costruire da solo una radio, creata con l’intento di ascoltare la musica. A soli dodici anni, realizzò un dispositivo con il quale poteva parlare con il suo migliore amico, che viveva nella strada a fianco. A quattordici anni, diede vita a una complessa antenna radio pensata per essere installata sul tetto del condominio. Ai tempi la situazione politica era diversa da quella attuale: con quell’antenna, un ragazzo sovietico poteva comunicare con gli americani e il resto del mondo. Da un simile esperimento, Andreev trasse il desiderio di proseguire a costruire oggetti.
La formazione
Dedicatosi allo studio di gestione aziendale, Andreev fu poi costretto a lasciare Mosca per andare a vivere in Spagna insieme con la famiglia. Alla fine degli anni Novanta diede vita ad alcune startup, e nel 2003, a nemmeno 30 anni, si ritrovò già milionario grazie al servizio pubblicitario online Begun, di cui aveva venduto la quota di maggioranza. Fu proprio quello il momento in cui iniziò a pensare agli incontri: non per lavoro, ma per ragioni personali. Andreev aveva voglie di conoscere persone, soprattutto ragazzi. Così nel 2004 ideò Mamba, un servizio che al giorno d’oggi appare banale, ma che quasi 20 anni fa non lo era di certo: prevedeva di realizzare un profilo online, indicare il luogo di residenza e trovare persone nelle vicinanze con cui iniziare a messaggiare. Gli smartphone a quei tempi non esistevano, e non c’era il gps nei telefoni cellulari: nonostante ciò, i flirt via chat resi possibili dalla consapevolezza della presenza di altre persone single nei dintorni riscossero un notevole successo.
Mamba e gli incontri online
Il ritmo di crescita di Mamba crebbe in modo esponenziale, anche perché si trattava a tutti gli effetti del primo sito di incontri moderno. L’obiettivo, infatti, era quello di incontrare persone per qualunque fine: non solo per trovare un partner, ma anche per costruire rapporti, per stringere amicizie, per conoscere il mondo circostante. Mamba era a tutti gli effetti il precursore di Badoo. E, d’altra parte, se c’è una caratteristica che ha permesso ad Andreev di raggiungere il successo professionale, la fama e un conto in banca a tanti zeri, questa non può che essere individuata nell’abilità di cogliere i bisogni delle persone in anticipo. Un fiuto per gli affari eccezionale. Così, Andreev dopo appena un anno e mezzo guadagnò altri milioni dopo aver venduto la propria quota di Mamba, e si buttò sul progetto seguente.
Badoo: Spagna, 2006
Fu in Spagna nel 2006 che Badoo venne lanciato. All’inizio era un sito su cui si potevano pubblicare degli aggiornamenti, incluse le foto, e seguire quel che facevano gli amici. Un po’ come avveniva con Facebook negli Stati Uniti. Questo fu il modo di essere di Badoo per un paio di anni; poi, quando la creatura di Zuckerberg sbarcò in Europa, si capì che era un’altra la strada da percorrere. Così, Badoo divenne uno strumento per promuovere gli incontri tra persone. La funzione gps presente sugli smartphone di nuova generazione fece il resto, e Badoo divenne una delle app pioniere per la geolocalizzazione. Tutto questo accadeva nel 2009, mentre per assistere alla comparsa di Tinder ci sarebbe stato bisogno di aspettare altri tre anni. Badoo oggi viene usato in quasi 200 Paesi in tutto il mondo, inclusa l’Isola di Natale, che si trova nell’Oceano Indiano. In tutto sono 300 i dipendenti della sede di Soho: lavoratori giovani e che incontrano altre persone anche grazie a Badoo.