SEO Audit: cos’è e a cosa serve

SEO Audit: cos’è e a cosa serve

L’analisi dello “stato di salute Seo” di un e-commerce o di un qualunque altro sito web prende il nome di SEO Audit. Per capire di che cosa si tratta, abbiamo intervistato Giovanni Sacheli, consulente Seo con una vasta esperienza nel settore.

Seo Audit, di cosa stiamo parlando?

Si tratta di un’analisi diagnostica e tecnica che permette di controllare lo stato di ottimizzazione di un sito web al fine di incrementare la visibilità su Google. Questo tipo di analisi è altamente dettagliato e consente di identificare i punti di forza e le criticità che possono compromettere un buon posizionamento. Gli aspetti presi in considerazione sono i più disparati e passano attraverso un’analisi dell’attuale ranking su Google, piuttosto che della qualità dei testi, informativi o commerciali che siano, pulizia del codice HTML, velocità di caricamento delle pagine… e così via. In pratica è un po’ come scattare una foto della situazione iniziale, a partire dalla quale possono essere implementati tutti quegli aspetti di carattere contenutistico e tecnico che potranno essere migliorati in modo da massimizzare la visibilità su Google.

Che cosa ottiene un cliente con un SEO Audit?

A sua disposizione c’è un’analisi di circa 200 pagine in formato PDF, che viene messa a disposizione nei 30 giorni successivi alla stipula del contratto. Il documento viene sviluppato in maniera personalizzata, dal momento che non si adoperano procedure o strumenti automatizzati. Tutti i SEO Audit sono redatti in maniera manuale e realizzati a seconda dei risultati delle analisi che vengono effettuate sul codice HTML.

Come si sviluppa il SEO Audit?

Sono due le macro aree in cui è strutturato il SEO Audit: l’analisi tecnica e l’analisi dei contenuti. In particolare, la sezione tecnica contiene un’analisi dei parametri on site e off site che condizionano il posizionamento del sito sui motori di ricerca. Nel novero di questi parametri ci sono l’ottimizzazione delle immagini, il profilo dei backlink, l’accessibilità agli spider dei motori di ricerca, l’ottimizzazione dei link interni e diversi altri parametri di ranking su Google. Per quanto riguarda la sezione dei contenuti, si tratta di un’area in cui vengono analizzati i contenuti stessi in relazione al livello di profondità, di qualità e di originalità. Il confronto tra i contenuti più importanti e i top competitor permette di identificare le opportunità di miglioramento. L’analisi include indicazioni precise sull’ottimizzazione delle landing page.

Quali controlli vengono effettuati?

La market analysis è uno dei principali controlli che vengono eseguiti: infatti, prima che lo stato di ottimizzazione di un sito possa essere analizzato, è necessario confrontare il posizionamento organico del sito in rapporto a quello dei concorrenti. Si tratta di dati di ranking che consentono di confrontare in maniera precisa la situazione di partenza con i risultati che poi si ricaveranno dalle attività SEO. La sezione technical, invece, analizza il crawl budget e altri fattori di posizionamento prettamente tecnici: per esempio la configurazione del web server, il numero di pagine indicizzate, l’ottimizzazione del file robots.txt, l’uso del protocollo HTTPS, eccetera.

Giovanni Sacheli, consulente SeoGiovanni Sacheli, consulente Seo

Ci sono altri elementi che compongono il SEO Audit?

Certo: per esempio la sezione che serve a verificare che le tag HTML siano state compilate in maniera corretta, dalla meta description alla title tag. La sezione della content optimization, invece, si concentra sulla valutazione della qualità dei contenuti che vengono pubblicati sia nelle pagine del blog che in quelle di servizio, con un occhio di riguardo per la SEO copywriting. Vale la pena di citare anche la sezione che riguarda lo studio dell’usabilità, con riferimento in particolare all’adattabilità del layout e alla velocità di caricamento delle pagine.

La SEO Audit aiuta anche a identificare possibili penalizzazioni?

Sì, e non a caso il SEO Audit propone proprio una sezione dedicata alle Google penalties: in pratica, viene valutato il livello di rischio corso dal sito web nel ricevere possibili penalizzazioni, di tipo manuale o a livello di algoritmo, che possono essere inflitte da Google. Da notare anche l’analisi dei backlink del sito, che viene effettuata grazie agli strumenti SEO premium migliori fra quelli a disposizione sul mercato, in modo da verificare il livello di autorevolezza, che corrisponde all’authority online, del dominio del cliente. In seguito si confrontano i dati inbound con quelli che si ricavano dall’analisi dei concorrenti online.

Chi è Giovanni Sacheli

Nato nel 1980, Giovanni Sacheli è laureato alla Bocconi di Milano in economia aziendale. Consulente PPC e SEO, dopo la laurea si è concentrato sugli studi in web marketing e nello specifico si è dedicato ai metodi di social & search advertising e al posizionamento su Google. Esperto e appassionato, ma soprattutto professionale, è relatore a seminari, convegni ed eventi dedicati al search marketing; nel 2022, per esempio, è stato relatore a We Rock SEO di Studio Samo, mentre lo scorso anno è stato relatore per Search On Media Group ad Advanced SEO Tool e al Search Marketing Connect.
Maggiori informazioni sul sito https://www.evemilano.com/.