La pacciamatura è una tecnica che aiuta ad elevare gli standard di qualità delle colture e al tempo stesso a diminuire i costi del processo produttivo; è utile per i coltivatori biologici e, più in generale, per tutti gli orticoltori che hanno aderito a specifici disciplinari di produzione o semplicemente desiderano produrre in maniera sostenibile. La pacciamatura prevede di collocare letame, foglie secche, residui di colture e paglia sul terreno, realizzando un mulch attorno alle piante coltivate. In questo modo le colture possono essere protette dalla competizione con le infestanti. La riserva idrica nel suolo viene preservata, e le temperature troppo alte o troppo basse non rappresentano più un problema.
Le soluzioni alternative
Tuttavia quelli che abbiamo menzionato sono materiali incoerenti, permeabili tanto all’acqua quanto all’aria. Al posto loro, da qualche tempo a questa parte, si utilizzano dei film coerenti, che possono essere di origine plastica o di natura biologica. Nel primo caso si tratta di polietilene additivato a bassa densità, mentre nel secondo caso si parla di derivati dalla cellulosa, dall’amido di mais o da combinazioni di varie sostanze. I film coerenti di origine biologica sono biodegradabili e offrono alcuni benefici: per esempio non ci si deve preoccupare della raccolta alla fine del ciclo. Inoltre, non si correre il rischio di lasciare nel terreno dei residui plastici.
I film biologici
I film biologici degradano con tempistiche che cambiano in base al tipo di materiale; infatti i materiali che derivano dalla cellulosa richiedono tempi più lunghi rispetto a quelli che vengono ricavati dall’amido di mais. Altre variabili che entrano in gioco da questo punto di vista sono la carica microbica del suolo e la sua fertilità. Un buon materiale, ovviamente, deve degradarsi in tempi lunghi; o, per essere precisi, mantenersi integro fino a quando deve svolgere il proprio compito per poi degradarsi velocemente in seguito. Questa è la ragione per la quale i film in cellulosa attualmente sono spariti, e il loro posto è stato preso da un materiale che deriva dall’amido di mais, il materbì, che vanta una buona biodegradabilità al termine del ciclo ed è molto resistente.
Perché scegliere la pacciamatura
Grazie alla pacciamatura si può garantire il controllo delle infestanti. Ciò è possibile grazie ai film opachi alla radiazione solare e alle lunghezze d’onda che sono attive per la fotosintesi. In pratica, impedire la fotosintesi vuol dire contrastare lo sviluppo delle infestanti. Nel caso dei film che sono parzialmente trasparenti a tali lunghezze d’onda, le infestanti si possono sviluppare in ogni caso. Tuttavia l’aumento della temperatura dell’atmosfera tra il suolo e il film determina la lessatura delle foglie delle infestanti e la loro morte.
L’evaporazione dell’acqua
L’uso di film pacciamanti determina una minore evaporazione di acqua, e ciò è utile per preservare le risorse di acqua che rimangono a disposizione per la coltura. I prodotti biodegradabili e i film in generale non sono del tutto impermeabili ai gas; tuttavia si beneficia di una riduzione consistente del passaggio di vapore acqueo. Grazie ai film è possibile risparmiare l’acqua di irrigazione, che nella maggior parte dei casi viene distribuita con una manichetta forata e messa a contatto con il suolo.
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