Proteggere la propria casa e sé stessi con impianto allarme è un diritto che va sostenuto. Proprio per questo motivo, anche nella finanziaria relativa al 2022, è stato riconosciuto il bonus sicurezza del 50%. Vuoi sapere a chi è destinato? Come funziona? Come si ottiene? Per aiutarti rispondiamo a tutte queste domande qui di seguito.
A chi spetta il bonus per impianto allarme casa?
Il bonus del 50% per la sicurezza spetta a tutti i proprietari privati o detentori di Partita Iva che decidono di installare un impianto antifurto per la propria sicurezza o quella aziendale. Il sistema d’allarme, infatti, può essere installato sia in abitazioni private, sia in attività come negozi, uffici, magazzini, cantieri, ecc. Ricordiamo, inoltre, che l’installazione dell’impianto di allarme offre, in alcuni casi, un risparmio sulle assicurazioni.
Come funziona il bonus sicurezza?
Il bonus sicurezza si può richiedere per le spese sostenute per la progettazione, acquisto e installazione di un impianto d’allarme. Per ottenere la detrazione antifurto 2022 è indispensabile che tutti i passaggi siano ufficialmente certificati.
La pratica è veramente facile, basta dichiarare nella denuncia dei redditi tutte le spese sostenute per l’impianto, allegando scontrini e fatture. Il bonus sicurezza riconosciuto per l’anno 2002 dalla finanziaria, è pari a una detrazione del 50% della spesa totale sostenuta per una cifra massima di 5.000 euro. Le spese devono essere effettuate nello stesso anno.
Se, per esempio, spendi 1000 euro per far progettare, per acquistare e far installare l’impianto d’allarme, potrai ottenere una detrazione di ben 500 euro dalla denuncia dei redditi. In questo modo potrai permetterti un super allarme professionale spendendo la metà. Considera che un kit allarme casa base costa 500 euro: pensa a quanti componenti puoi aggiungere spendendo la stessa cifra.
Ottenere il bonus?
Vuoi sapere cosa devi fare per avere diritto al bonus sicurezza? Serve solo una cosa semplicissima: effettuare l’acquisto presso un negozio specializzato e pagare con un bonifico parlante. Non sai cos’è un bonifico parlante? Tranquillo, te lo spieghiamo noi. Non è altro che un bonifico in cui vanno inseriti:
- Dati della società venditrice e/o installatrice
- Dati dell’acquirente che devono essere gli stessi del beneficiario del bonus
- Clausola del pagamento
- Cifra che deve combaciare con quella della fattura emessa
Come vedi è molto semplice, non servono particolari attenzioni, ma ricorda che i documenti vanno conservati integralmente per almeno 10 anni.
Se pensi di non aver capito tutti i passaggi, non devi preoccuparti. Quando ti rivolgi ad un professionista per la progettazione e per l’installazione dell’impianto antifurto non ci sono problemi. Al momento del pagamento dichiara che ti servono i documenti per la detrazione fiscale del 50%, sarà l’ufficio amministrativo aziendale a procurarti tutta la documentazione necessaria e a dirti come muoverti per il pagamento, in modo che sia tutto in regola per la dichiarazione dei redditi.
Non farti sfuggire questa occasione perché poter proteggere i propri beni risparmiando una cifra così considerevole non capita tutti i giorni.