Come scrivere un buon pubbliredazionale

Come scrivere un buon pubbliredazionale

pubbliredazionali sono degli articoli pubblicitari che vengono inseriti nelle testate giornalistiche cartacee e online, nei magazine, nelle riviste e anche in blog e siti specializzati nell’argomento trattato. Sono redatti secondo uno stile giornalistico, così da confondersi bene tra i normali redazionali ed essere più letti rispetto agli tipi di pubblicità. Tuttavia le testate giornalistiche e i portali che pubblicano un pubbliredazionale devono per legge inserire la dicitura “informazione pubblicitaria” per distinguerlo dagli altri articoli.

Come si scrive un buon pubbliredazionale

Vediamo adesso come scrivere un buon pubbliredazionale per promuovere la nostre professione o i servizi e prodotti che vogliamo offrire al pubblico. Innanzitutto, dato lo stile giornalistico che di dovrà seguire, bisognerà scegliere un titolo accattivante per l’argomento trattato. E’ indispensabile scegliere un titolo creativo, originale e pungente per scrivere un buon pubbliredazionale e, possibilmente, accompagnarlo con un occhiello (sottotitolo) che catturi l’attenzione del lettore. Il contenuto dovrà essere originale, coinvolgente e mai noioso, in modo tale da catturare l’attenzione e l’interesse del lettore, che dovrà avere piacere nella lettura, senza annoiarsi durante tutto l’articolo. L’argomento dovrà quindi essere coinvolgente, originale e ben scritto, fornendo consigli utili e mostrando le novità che verranno promosse. Non dovrà essere un articolo troppo celebrativo, perché perderebbe di credibilità e il lettore potrebbe cambiar subito pagina: uno stile obiettivo, creativo e realistico sono il successo della creazione di un buon pubbliredazionale interessante e piacevole alla lettura. Il consiglio è sempre quello di mettersi dalla parte di chi legge: utilizzare frasi fatte e da catalogo, come “la nostra azienda è leader del settore perché riesce a soddisfare la propria clientela…” sono da evitare, perché potrebbero essere viste come mera pubblicità. Visto che l’obbiettivo finale è quello di pubblicizzare la propria attività con questa forma pubblicitaria alternativa, lo stile dovrà essere chiaro, semplice, come se si stesse parlando tra amici. Si potranno utilizzare termini tecnici o frasi più studiate solo nel caso in cui il pubbliredazionale verrà pubblicato in una rivista specializzata, giornale o blog di professionisti. In tutti gli altri casi, scrivere il redazionale pubblicitario nel modo più chiaro e semplice possibile, in modo da poter essere accessibile al target di riferimento.

La struttura del pubbliredazionale

Iniziamo a scrivere il titolo accattivante, un sottotitolo curioso e a trattare due/tre argomenti interessante e coinvolgente. Consigliamo di dividere il pubbliredazionale in più paragrafi e di accompagnare ciascuno di essi con immagini creative e originali, con video (se l’articolo è online) e infografiche, in modo da suscitare interesse nella continuazione della lettura. Alcune frasi importanti, concetti chiave e citazioni famose potranno essere riutilizzate per la creazione di immagini da utilizzare sotto o a fianco di ogni paragrafo. E’ sempre utile inserire delle frasi tra virgolette citando la persona che le ha pronunciate per dare valore e realismo all’articolo.

Tipologie di pubbliredazionale

Oltre al classico articolo che richiama l’attenzione del lettore sugli argomenti trattati e su ciò di cui si sta parlando, troviamo il pubbliredazionale sotto forma d’intervista: è possibile scrivere un redazionale pubblicitario con domande mirate e risposte, in modo da suscitare ancora di più l’interesse del lettore. Le domande da fare e a cui rispondere dovranno essere indirizzate a chi si vuole promuovere, ad esempio all’amministratore delegato dell’azienda o al professionista, e dovranno essere studiate immaginando quali cose il lettore vorrà conoscere e sapere. Tutti i pubbliredazionali, classici o interviste, dovranno essere sempre accompagnati da immagini originali, grafici semplici e infografiche, in modo da coinvolgere alla lettura e a chiarire eventuali parti dell’articolo (ad esempio inserire nell’articolo la dicitura “vedi grafico 1”). Infine, a seconda dell’argomento trattato, del tipo di servizi che si vogliono pubblicizzare e della tipologia di pubbliredazionale scelto, si dovrà valutare bene su quale testata giornalistica (cartacea o online), blog o sito si dovrà pubblicare. Un’accurata selezione del portale d’informazione assicurerà la lettura del target giusto a cui si vuole arrivare.