Tantissimi studenti italiani vanno all’università senza avere un vero e proprio metodo di studio universitario.
Cosa intendiamo? Sono abituati a studiare in un modo “tradizionale”, con la semplice tecnica del “leggi e ripeti”. Si tende a leggere molto dal libro, magari sottolineando qua e là con colori diversi.
Poi si riassume, scopiazzando frasi intere dal libro (poche volte si riesce a scrivere dei veri riassunti) e infine si prende il riassunto e si comincia a rileggere e a cercare di ripetere.
Questo è più o meno il metodo che milioni di studenti, nel corso degli anni, continua a riproporre esame dopo esame all’università.
Eppure questo metodo è fondamentalmente errato, non sfrutta le nostre capacità migliori di apprendimento e ci stressa di più durante la preparazione degli esami universitari.
In questo articolo vedremo alcuni dei punti salienti di un vero metodo di studio universitario, come consigliato dal blog Studente Top, specializzato proprio in tecniche di studio.
L’errore del metodo di studio tradizionale
So già che starai pensando di aver superato tantissimi esami così e che non c’è niente di male a studiare in questo modo. Voglio dirti che è vero, studiando anni e anni in questo modo, molti studenti riescono tranquillamente a superare i propri esami.
Ma a quali costi?
Chi non ci riesce o prende voti bassi, si comincia a sentire più stressato e ansioso, quasi inadeguato all’università. Rallenta, va fuori corso e non riesce a capire se quello che studia è troppo difficile per lui, o lei.
Chi invece riesce a prendere buoni voti, mediamente passa le sue giornate a studiare, spesso rinunciando alla vita sociale, ad una birra con un amico o, se si concede qualche momento di svago, poi se ne pente e pensa di buttare tempo.
Per quanto lo studio sia importante, dobbiamo riuscire a riposarci un po’ o ad avere tempo per noi e i nostri hobby.
Ma oltre a questo, un metodo di studio corretto ti permetterà di ricordare meglio ciò che studi all’esame, organizzare il tuo tempo al meglio, darti più sicurezza e meno ansia da esami. Insomma c’è solo da guadagnare.
I passi di un metodo di studio universitario efficiente ed efficace
Secondo i ragazzi di Studente Top un buon metodo di studio universitario ha diverse caratteristiche e passaggi.
In primis il modo di seguire le lezioni e prendere gli appunti. Appunti schematici e brevi sono la chiave per renderli efficaci, contro invece pagine e pagine di appunti che non riprenderemo mai quando studiamo il libro.
Il libro va affrontato cercando di capire prima il contesto generale, vedendo bene quali sono i punti chiave dell’argomento, le domande frequenti degli esami, le parti più “spiegate” dal prof a lezione.
Sulla base di questo possiamo procedere poi non a riassumere, ma a fare delle mappe mentali, un tipo di schema che attiva la nostra mente, creando correlazioni fra gli argomenti e facendoci vedere uno sguardo d’insieme dell’argomento.
I rami di queste mappe mentali vanno poi imparati a memoria come se fosse la scaletta di un discorso.
Cioè la memorizzazione non è imparare a memoria definizioni o punti del libro, ma la scaletta del discorso. Ciò che ripeti poi deve scaturire dalla comprensione dell’argomento, dalla logica, dalla padronanza della materia.
Ma come memorizzi?
Ripetere è solo un modo di memorizzare. Esistono diverse tecniche che permettono di coinvolgere al meglio il nostro cervello per immagazzinare più dati possibili nella memoria a lungo termine.
Alcune sono: le fleshcards, la conversione fonetica, la tecnica dei loci.
Conoscerle e padroneggiarle ti permetterà senza dubbio di ricordare molte più cose in meno tempo.
Il tempo di studio è fondamentale poi: come organizzi il tempo? Segni su un calendario quando e cosa studierai? Revisioni poi questo calendario settimana per settimana per vedere se stai seguendo la tua scaletta?
Anche la concentrazione durante lo studio è importantissima: troppo spesso si perde tempo in cose inutili, messaggi, notifiche e quant’altro. Un metodo di studio deve comprendere anche la conoscenza e l’uso di diverse e semplici tecniche per rimanere concentrati come ad esempio la inbox (derivante dalla GTD), la tecnica del pomodoro ecc.
Metodo di studio universitario, per concludere
Insomma studiare con cognizione di causa, diminuendo lo stress e l’ansia da esami, riuscendo a programmare bene il tempo, senza impazzire, ottenendo risultati ottimi, si può fare, ma conoscendo un giusto metodo di studio:
Tempo, organizzazione, tecniche di memoria, appunti, concentrazione: sono elementi chiave spesso troppo bistrattati o dimenticati. Si finisce per odiare lo studio, dare pochi esami e inveire contro i professori, invece di prendersi le proprie responsabilità!