Gravidanza

Come monitorare lo stato di salute del nostro bambino durante la gravidanza

Ogni mamma tiene alla salute del proprio bambino, a maggior ragione quando questo bambino deve ancora nascere. Questo sia nei casi di fecondazione naturale che nei casi di inseminazione artificiale.

La salute del nostro bambino è sempre al primo posto è sempre la prima preoccupazione. Ci viene in soccorso durante il periodo di gravidanza la scienza, che in questo caso prende il nome di diagnosi prenatale. La diagnosi prenatale include tutti quei test ed esami che servono a monitorare lo stato di salute del nascituro durante i nove mesi di gravidanza. Tramite questi test ed esami è possibile rilevare dei dati fondamentali per la salute del nostro bambino.

Il settore della diagnosi prenatale, così come tanti altri settori scientifici, col passare degli anni si è evoluto e ci ha fornito delle possibilità migliori rispetto a quelle precedenti. Prima per conoscere informazioni precise sullo stato di salute del nostro bambino dovevamo sottoporsi a villocentesi oppure ad amniocentesi, due esami che con modalità diverse ci portavano agli stessi risultati.

Il problema di questi due test era che sono invasivi, e quindi in una certa misura anche un po' pericolosi. La percentuale di aborto solitamente per questi due test si aggira intorno all'1%, che però è sufficiente per destare preoccupazione in molte donne incinta. Fortunatamente adesso abbiamo una nuova possibilità per individuare eventuali problematiche e trisomie in anticipo.

Da non molto tempo in Italia possibile eseguire un test di diagnosi prenatale che prima non era avallato dalla comunità scientifica mentre ora si. Si tratta dell'Harmony test, un test che tramite un semplice esame del sangue può essere eseguito dalla 10ª settimana di gravidanza in poi e può rivelarsi molto utile. Il primo vantaggio che può essere addirittura eseguito in maniera più precoce rispetto al villocentesi e amniocentesi . infatti in un caso si parlava della 12ª settimana, nell'altro caso della 14ª o 16ª settimana. In questo modo possiamo analizzare in maniera approfondita il DNA del feto presente in circolo nel sangue della madre per rilevare eventuali anomalie di tipo cromosomico.

Un altro vantaggio è che i risultati possono essere ottenuti in tempi brevi, si parla di circa due settimane, con un tasso veramente infinitesimale di falsi positivi intorno lo 0,1%, numero assolutamente soddisfacente rispetto ad altri test. Le trisomie prese di mira nello specifico dall'Harmony test sono quella relativa alla sindrome di Down, alla sindrome di Edouards e alla sindrome di Patau.

Rispettivamente hanno a che fare con il cromosoma 21, 18 e 13. In questo momento si consiglia l'Harmony test unicamente alle donne a rischio, solitamente rappresentate da quelle incinta dopo i 35 anni che sono risultate positive all'esame combinato all'interno del primo trimestre.

Sulle donne ad alto rischio è comprovata l'efficace ed affidabilità dell'Harmony test, mentre su quelle a basso rischio è ancora in fase di studio. I vecchi test come l'amniocentesi vengono prescritti solo in caso di ulteriore approfondimento, quindi in caso di positività dall'Harmony test, positività che comunque non significa problematiche cromosomiche al 100%. Quindi in questo caso si va ad approfondire ulteriormente per avere la sicurezza e la controprova del risultato.