Social commerce, la nuova frontiera per far crescere il tuo shop online

Social commerce, la nuova frontiera per far crescere il tuo shop online

Ti sei accorto che vendere online non basta più? Te lo dico in faccia, senza giri di parole: se non stai già ficcando il naso nel social commerce, rischi di fare la fine del VHS quando sono arrivati i DVD. Cioè, finito, game over. Non è che voglio metterti ansia, eh, ma se hai un negozio online e non stai sfruttando i social per vendere… be’, sei un po’ fuori tempo massimo.

Ti spiego. La gente non va più nei negozi. E nemmeno si scomoda ad aprire siti, eh. Sta su Instagram, scrolla, mette un like e… zac! Compra. Sì, compra. Senza uscire dall’app. E tu magari sei ancora lì a pensare a come sistemare la home del tuo e-commerce. Che va bene, per carità… ma intanto gli altri vendono mentre pubblicano le storie del cane che gioca col frisbee. È il social commerce, amico mio. E ti sta superando a destra.

Perché il social commerce non è solo l’ultima moda

All’inizio pensavo anch’io che fosse la solita bolla. Una roba passeggera. Poi ho visto gente vendere pigiami di pile in agosto, durante una live su TikTok. E la cosa bella? La gente li comprava pure! Da lì ho capito: questa roba funziona. E pure alla grande.

Il social commerce non è una figata per i soliti furbetti che cavalcano l’onda e poi spariscono. No, è un nuovo modo di vendere. Punto. È come se i social si fossero trasformati in mercatini rionali, quelli dove giri, chiacchieri, guardi, provi… e intanto lasci lì il portafogli.

Solo che qui non ci sono banchi e venditori che urlano. Ci sei tu, dietro uno schermo, e se sei bravo (o brava), riesci pure a sembrare l’amico della porta accanto che consiglia cosa comprare perché “fidati, mi ci sono trovato bene”. E le persone si fidano. Comprano. E tornano pure.

Vendere mentre si scrolla: il trucco del social commerce è tutto qui

Funziona perché è facile. Fine della storia. Le persone vogliono cose semplici, veloci. Non stanno lì a ragionare se cliccare o meno. Guardano, si gasano, cliccano e comprano. Come mangiare le patatine sul divano mentre guardi una serie tv: non te ne accorgi e il sacchetto è vuoto.

E allora? Allora il tuo shop online deve infilarsi lì, tra una storia e l’altra. Tra un video scemo e un reel emozionante. Non è che devi reinventare la ruota, eh. Devi solo capire che il social commerce è la scorciatoia. È come vendere le birre durante un concerto rock: la gente ha sete, tu gliele passi al volo e fine.

Ma come si fa, esattamente? roba da smanettoni?

Macché smanettoni. Non serve essere geni dell’informatica o laureati in comunicazione digitale. Serve metterci la faccia, innanzitutto. E capire dove cavolo si trova il tuo pubblico. Perché se vendi skateboard, non stare su LinkedIn, per l’amor di Dio. Vai su Instagram. O TikTok. Dove girano i ragazzi. Se vendi tovaglie ricamate, allora magari Facebook ha ancora il suo perché.

Una volta che hai capito dov’è la festa, buttati. Vai live. Fai video. Racconta la storia di quel prodotto che vendi come se stessi parlando a tua cugina. Fallo vedere, fallo toccare con gli occhi. Il social commerce è roba che si deve sentire vera. Se sembri troppo perfetto, la gente si scoccia. Se sei un po’ stonato, imperfetto, simpatico… allora sì che funziona.

Ah, dimenticavo: non tirarla per le lunghe. La gente ha la pazienza di un pesce rosso. Se non li prendi nei primi cinque secondi, ciao. Cambiano canale.

Non è tutto rose e fiori, ovvio. ci sono le magagne

Chiariamoci. Non è che inizi e il giorno dopo ti arrivano bonifici a pioggia. No. Devi starci dietro. Devi sbatterti. Devi rispondere a chi ti chiede “ma arriva prima di Natale?”, devi sopportare quello che commenta “è troppo caro!” sotto ogni post. Fa parte del gioco.

E poi c’è il solito problema: le cose cambiano in fretta. Oggi vanno di moda i video verticali, domani magari si torna ai blog scritti su carta da parati. Scherzo. Ma neanche tanto. Devi aggiornarti, guardare cosa fanno gli altri e soprattutto capire cosa funziona per te.

E la privacy? E le rotture legali? E gli haters? Ci sono, certo. Devi stare sul pezzo, leggere due o tre regole base e non fare il furbo. La gente non è scema. Se li prendi in giro, ti sgamano subito. E addio fiducia. E addio social commerce.

E il futuro? te lo dico io: è già iniziato

Guarda, lo so che magari pensi che è una roba passeggera, che prima o poi passa. Ma no. Non passa. Il social commerce è appena partito. Siamo ancora ai preliminari. Tra un po’ compreremo roba guardando una diretta mentre facciamo la spesa, o mentre chattiamo con gli amici. Senza accorgercene.

E tu? Cosa aspetti? Perché credimi, il momento giusto è adesso. Se aspetti troppo, ti toccherà sgomitare per farti notare. E magari il palco è già occupato. Invece ora c’è spazio. Prova, sbaglia, riprova. Lancia prodotti, racconta storie, fatti vedere.

Perché vendere oggi non è più solo un lavoro. È spettacolo. E il social commerce è il palco perfetto per chi ha voglia di farlo.