Agriturismo nel parco naturale Fanes-Sennes-Braies

Per gli amanti della vita a contatto della natura, il parco naturale Fanes-Sennes-Braies, una terra ladina popolata di leggende tra la val Badia, la val Pusteria e le Dolomiti d’Ampezzo, offre territori solitari abitati solo da camosci e da marmotte. Una bellezza selvaggia ed ancora intatta da scoprire nei percorsi di trekking da rifugio a rifugio.

Qui si può vivere la magia della cultura ladina, trascorrendo qualche giorno di vacanza in qualche bell’agriturismo tra l’ospitalità ed i sapori di una terra che ancora non smette di stupire. Il parco naturale Fanes-Sennes-Braies è un vasto e vario territorio dalla morfologia molto complessa ed intrigante, racchiuso tra tanti mondi diversi: a nord-ovest si trova la valle di Mrebbe-Rudo; a ovest ecco la val Badia; a nord ci sono i versanti della val Pusteria e della valle di Braies; a Est, troviamo la valle di ladro; a sud, dominano le Dolomiti d’Ampezzo.

Qui ci sono solo natura e panorami ideali che hanno dato vita alle più suggestive leggende delle Dolomiti, nel cuore del mondo ladino, che accomuna altoatesini e veneti di Ampezzo. Non ci sono strade asfaltate, né insediamenti urbani e nessun impianto di risalita, ma solo una distesa di 25.453 ettari che, sommati agli 11.200 del confinante Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, formano l’area protetta più vasta delle Dolomiti. Questa zona è accessibile dal rifugio Pederu, dal monte di San Vigilio di Marebbe, dall’alta Badia, dalla valle di Braies e da Cortina d’Ampezzo. Anche gli escursionisti più esperti e gli amanti della mountain bike, che qui possono pedalare anche sulle vecchie strade militari, non finiscono mai di stupirsi. Per lunghe distanze si può camminare su altopiani caratterizzati da peculiari fenomeni di carsismo: si possono trovare fenditure, pozzi, grotte e le caratteristiche scannellature chiamate Kerren, una particolare forma di carsismo superficiale fatto a solchi.

Trascorrere la notte in uno dei numerosi agriturismi, ammirando tramonti ed albe silenziose, è un’esperienza che rimane impressa nella memoria per lungo tempo. Si possono ammirare molte presenze del regno animale, soprattutto marmotte, che lanciano il loro caratteristico grido d’allarme e, in luoghi più scoscesi e distanti, camosci e stambecchi, che si avvistano soprattutto sopra al rifugio Biella. Più nascosti, nei vasti boschi di abeti rossi, si trovano anche la volpe ed il gallo cedrone. Il modo migliore per godere di questa natura è quello di organizzare un’escursione di un paio di giorni da rifugio a rifugio, anche se le distanze consentono percorsi abbastanza impegnativi dalla durata di un solo giorno.