Banca debitrice

Cosa succede quando è la banca ad essere debitrice?

Complice la grave crisi economica globale, il numero delle imprese a rischio cresce enormemente di giorno in giorno ed il pericolo non è solamente quello di dover chiudere l’azienda ma, in moltissimi casi, quello di vedersi sottrarre proprietà personali che sono state poste come garanzia alla banca.

Il debito verso una banca è un dovere al quale non ci si può sottrarre e bisogna rimborsare la banca stessa per il fatto di aver prestato denaro. Purtroppo però non sempre le banche hanno un comportamento onesto nei confronti di imprenditori e privati. Il rapporto di amicizia che si viene a creare con il direttore della banca quando si accende un debito, nel momento in cui si ha un ritardo nel pagamento o si è nell’impossibilità di pagare una rata, tutto d’un tratto scompare, lasciando il posto a pressioni, insulti, fino alla inevitabile sottrazione dei beni.

 

Il sequestro dei beni personali però, viene fatto solo qualora il debito esista davvero. In parole povere, anche se il debito c’è, non è detto che sia dovuto. Il perché lo si trova negli scalari che trimestralmente arrivano nella buca delle lettere: se la banca ha onorato i limiti del tasso legale, allora ha tutto il diritto di reclamare il proprio denaro, qualora invece abbia applicato un tasso usuraio, si riscontra il reato di usura civile e penale. Questo significa che la banca ha varcato il tasso soglia, commettendo un reato e deve quindi risarcire: in questo caso la procedura viene bloccata per alcuni anni e questo permette di far prendere fiato alla persona in difficoltà. In più, il contratto che si è firmato risulta nullo e di fatto toglie dalla garanzia tutte i beni personali o di altri garanti, oltre al fatto che, dopo aver verificato il tasso d’usura, si passa al recupero di tutto quello che si è pagato in modo ingiusto.

 

Nel momento in cui viene accertata l’usura bancaria, chi ne risponde è la persona fisica, non certo la banca, ma il direttore di filiale o l’amministratore delegato, quindi la banca solitamente è disposta a scendere a patti, proprio perché non risponde in quanto istituzione. Ovviamente ci vuole un avvocato abile, sia nell’accertare gli interessi usurai, che per andare a recuperare i soldi non dovuti, perché, se non si segue la procedura esatta, si rischia di perdere la causa. Il consiglio è quello di non affidarsi al primo avvocato che si incontra solo perché ha una carica legale. Un avvocato ha mille mansioni, si distingue in civilista, penalista, matrimonialista, può essere specializzato in divorzi o altro, occorre dunque domandare se ha specializzazioni in diritto bancario, perché è quella la figura legale che serve in questi casi.