La comunicazione pubblicitaria

Ritorniamo, per un attimo, all'origine di ciò che è la cosiddetta "comunicazione pubblicitaria". Esattamente, perché quando qualcosa arriva al massimo sviluppo delle proprie potenzialità tecniche, purtroppo rischia sempre di perdere senso e significato, mentre sono precisamente questi la parte più bella ed entusiasmante, quella che ha conferito qualità e spinta a tutto lo sviluppo tecnico e tecnologico avvenuto negli anni.

La comunicazione pubblicitaria ha lo scopo di evidenziare e chiarire qual è il valore di un determinato prodotto o servizio, di comunicare perché è stato ideato e realizzato, per rispondere a quale preciso bisogno e di quale specifica clientela. È un messaggio attraverso cui l'inventore e il produttore dicono al potenziale acquirente "Ehi, ti ho visto, ho capito cosa cerchi e l'ho creato, apposta per te! Lo vuoi?" - sempre con un punto interrogativo alla fine perché, se da una parte è naturale che i professionisti della pubblicità studino e conoscano le tecniche di persuasione, è anche vero che esse funzionano nella misura in cui veicolano un messaggio vero: non si può spingere masse di persone a fare ciò che non vogliono, le si può solo invitare e sedurre verso qualcosa che, in cuor loro, esse già erano predisposte a scegliere.

Qual è, quindi, il compito di un'agenzia pubblicitaria?

Innanzitutto comprendere il bisogno che sta alla base di un determinato processo di produzione e di vendita; poi, individuare il linguaggio dei propri interlocutori; e, infine, dare forma a un messaggio che risponda a criteri di bellezza, verità ed emozione - bellezza, per affermare "Volevi questo? Guarda quanto bello te l'ho fatto! Ti piace questo regalo?"; verità, per ricordare il punto di partenza reale dell'intero processo, che è l'intenzione di rispondere a un certo bisogno di alcune persone in carne e ossa; emozione, proprio per ricordare la profonda vicinanza che, purtroppo, in una società liquida e globalizzata, tende a perdersi, viene percepita con difficoltà, ragion per cui occorre ridarle sempre vita, per dire "Sto pensando a te, mentre lavoro, a come darti ciò che desideri, a come renderti felice fino in fondo!".

Può sembrare assurdo, probabilmente solo chi conserva un cuore romantico può coglierlo e comprenderlo fino in fondo, ma il rapporto che intercorre tra un'agenzia pubblicitaria e i suoi clienti (colui che commissiona il lavoro, da una parte, e colui al quale è indirizzato il messaggio, dall'altra) assomiglia molto alla relazione tra due amanti, il cui scopo è compiacersi a vicenda, poiché traggono il proprio piacere e nutrimento esattamente da questo.