Lenti da vista ed indice di rifrazione

Sempre di più la tecnologia permette la realizzazione di lenti con caratteristiche di straordinaria leggerezza e spessore ridotto, tutto a vantaggio dell’estetica e del comfort. Il ruolo del medico oculista e dell’ottico optometrista è fondamentale per una soluzione ideale e personalizzata del difetto visivo, la giusta diagnosi di eventuali patologie, la giusta rilevazione del difetto visivo e il giusto consiglio sulla scelta delle lenti più idonee. Le lenti possono avere caratteristiche diverse in funzione del difetto visivo che si deve correggere. Le lenti possono essere sferiche, ovvero correggono il difetto visivo di miopia, ipermetropia o presbiopia. Le lenti toriche o astigmatiche correggono il difetto visivo dell’astigmatismo, che ovviamente può essere associato ad un difetto sferico.

 

La differenza tra lente sferica e torica è la seguente: la lente sferica possiede un valore costante su tutta la superficie, la lente torica invece ha 2 poteri diversi su due meridiani ortogonali tra loro. Le lenti possono essere in materiale organico, ovvero la plastica, oppure in minerale, come il vetro. L’indice di rifrazione di una lente è il parametro che determina lo spessore della lente. La velocità della luce che passa in un mezzo trasparente con una densità maggiore dell’aria subisce un rallentamento. Il rapporto tra la velocità nell’aria e la velocità nel mezzo, ovvero la lente oftalmica, prende il nome di indice di rifrazione. Maggiore è l’indice di rifrazione più sottile è la lente a parità di potere. Le lenti minerali sono utilizzate sempre meno ultimamente, sono molto pericolose in caso di incidente perché possono causare dei seri danni agli occhi, hanno il vantaggio di essere molto resistenti ai graffi, non sicuramente alle rotture, oltre ad avere un peso molto maggiore rispetto alle lenti organiche.

 

Le lenti in materiale organico hanno indici di rifrazione da 1.5 a 1.74, mentre le lenti in materiale minerale hanno indice di rifrazione da 1.5 a 1.9. La scelta dell’indice di rifrazione è in funzione del difetto visivo, della tipologia di montatura e delle esigenze del portatore. Difetti visivi fino a 3 diottrie sia negative che positive possono essere corretti con lenti a basso indice, 1.5, da 3 a 6 diottrie con indice 1.6, oltre le 6 diottrie sono sicuramente consigliati indici 1.67 e 1.74. Vanno tenute in considerazione oltre alle diottrie, anche le esigenze estetiche del portatore e l’uso dell’occhiale, che può essere da lontano, da vicino, per uso saltuario o permanente. Generalmente, maggiore è l’indice di rifrazione, maggiore è il risultato estetico e la leggerezza dell’occhiale e maggiore è la spesa del cliente.